Villa Gregoriana, 20 anni dopo: la rinascita di un capolavoro della natura e dell’ingegno

Il 2005 segnò l’inizio di una nuova vita per Villa Gregoriana a Tivoli. A vent’anni dall’intervento del FAI, il parco storico-naturalistico continua a essere un simbolo di rinascita culturale e tutela del patrimonio.
Il sogno di Gregorio XVI, la decadenza e l’oblio
Villa Gregoriana nasce nel 1832 per volontà di Papa Gregorio XVI, che ordinò un’imponente deviazione del fiume Aniene per porre fine alle continue esondazioni che affliggevano Tivoli. La realizzazione di un tunnel artificiale e la conseguente creazione di una nuova cascata trasformarono l’area in un paesaggio spettacolare, meta privilegiata del Grand Tour ottocentesco. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, il parco fu progressivamente abbandonato: sentieri interrotti, vegetazione fuori controllo, crolli strutturali e un dissesto idrogeologico sempre più marcato fecero di questo luogo un sito inaccessibile, dimenticato persino dai cittadini.
L’intervento del FAI: un modello di rinascita
Nel 2002, l’Agenzia del Demanio affidò in concessione Villa Gregoriana al FAI, dando il via a uno dei progetti di recupero paesaggistico più significativi della sua storia. Grazie alla collaborazione di partner privati come UniCredit e con il sostegno pubblico di ARCUS (che stanziò 1.700.000 euro), iniziarono lavori imponenti: riqualificazione dei sentieri, recupero delle aree archeologiche, valorizzazione della flora, messa in sicurezza delle cavità naturali e riapertura del percorso del Pelago. L’11 maggio 2005, con una cerimonia presieduta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il parco venne solennemente restituito al pubblico.
Oggi: un patrimonio vivo, visitato e amato
Villa Gregoriana, oggi gestita dal FAI, è tornata a essere una delle mete più affascinanti del Lazio. I visitatori possono immergersi in un percorso unico, tra le rovine della villa del console romano Manlio Vopisco, le grotte naturali come la Grotta delle Sirene e la Grotta di Nettuno, e il fragore della cascata grande che continua a incantare. L’opera del FAI ha dimostrato come la sinergia tra pubblico, privato e società civile possa generare risultati straordinari per la tutela del nostro patrimonio. A vent’anni di distanza, Villa Gregoriana è la testimonianza concreta di come la bellezza possa rinascere.