Attività del FAI nel Lazio e a Tivoli
Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS è una Fondazione senza scopo di lucro, nata nel 1975, sul modello del National Trust britannico, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Cerchiamo di conoscerlo meglio: il caso di Roma.
di
Giuseppe Morganti, Presidente Regionale FAI Lazio e Capo Delegazione FAI Roma.Finalità del FAI
Il FAI agisce attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano, con l’obiettivo di salvare e preservare beni culturali e ambientali. Lo fa sia proteggendo e curando beni specifici, che stimolando l’opinione pubblica e mobilitando le persone attraverso eventi, iniziative locali e campagne di sensibilizzazione che coinvolgono attivamente cittadini e aziende. L’art. 2 dello Statuto del FAI pone come «scopo esclusivo l’educazione e l’istruzione della collettività alla difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico e monumentale italiano». Finalità educativa dunque, che si esplica attraverso tre azioni fondamentali. La prima è l’attività di “cura” dei luoghi speciali, beni storici, artistici e naturalistici (i “Beni del FAI”, oltre 70 in tutta Italia), che il FAI riceve in donazione, in eredità o che gestisce in concessione per preservarli e farli vivere. Una cura che si traduce nel senso concreto dei restauri, della valorizzazione e della manutenzione, a valere anche come esempio, e a vantaggio delle generazioni presenti e future. In secondo luogo compie un’opera di “vigilanza” sulla tutela dei beni ambientali, paesaggistici e culturali, nello spirito della Costituzione: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio” (art. 9), e secondo il principio della sussidiarietà (art. 118).
Infine l’impegno – forse il più importante, il più direttamente educativo – per mezzo della “sensibilizzazione”, con l’organizzazione di eventi e attività destinati a far conoscere e apprezzare il valore del patrimonio italiano, nell’educazione dei cittadini all’amore, alla conoscenza, alla cura e al godimento dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Secondo il principio secondo cui “si protegge ciò che si ama, si ama ciò che si conosce” (Giulia Maria Crespi, ideatrice e fondatrice del FAI insieme a Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli).
Le Giornate FAI

I grandi eventi culturali di partecipazione collettiva (le “Giornate FAI”, di Primavera e d’Autunno) rappresentano l’appuntamento più importante – avviato nel 1993 con la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera – che, con dimensione nazionale e il coinvolgimento di oltre 700 beni in 350 città d’Italia, due volte l’anno – un fine settimana in primavera, e uno in autunno – permettono a tutti di effettuare visite a contributo libero a luoghi di cultura, d’arte e natura normalmente non accessibili al pubblico o poco conosciuti. Sono palazzi e ville, giardini e monasteri, chiese e siti naturali, ma spesso anche fabbriche e porti, boschi e centrali elettriche, centri operativi e laboratori artigiani, raccolte di oggetti e case d’artista, e tante altre testimonianze della storia e delle peculiarità del variegato tessuto culturale della nostra penisola. Le Giornate FAI costituiscono una delle principali forme di raccolta fondi; nel corso di esse insieme alla visita del luogo viene illustrato il ruolo e l’azione della nostra Fondazione e i visitatori hanno la possibilità di lasciare un contributo volontario per sostenerne la missione di tutela del patrimonio artistico e naturale italiano.
I volontari del FAI

Protagonisti di questi appuntamenti sono i ‘volontari’. Sono loro che, divisi in turni e organizzati in efficientissime ‘squadre’, si occupano di rendere possibile l’afflusso ordinato e il movimento fluido all’interno di tali siti. Si tratta di un compito tutt’altro che facile, dal momento che (spesso, anzi quasi sempre), nel corso dei due giorni non è infrequente che si tocchino vette di alcune migliaia di visitatori. Ma soprattutto ai volontari, orgogliosi del loro titolo di ‘narratori’, sono affidati il ‘racconto’ e l’illustrazione del luogo, mediante un percorso a tappe all’interno del sito, e concordato coi proprietari, che non è raro venga festeggiato con un applauso finale da parte dei partecipanti.
Programmazione degli Eventi
A fianco delle “Giornate FAI”, che si svolgono nei ricordati fine settimana primaverili e autunnali, quasi tutte le Delegazioni e i Gruppi operanti nel Lazio offrono una programmazione continua di eventi nel corso dell’anno, più o meno numerosi a seconda della capacità operativa della singola Delegazione o Gruppo, ovviamente in funzione dell’ampiezza dell’area di riferimento.
Si tratta di eventi e di attività culturali, che permettono, mediante lo strumento della conoscenza, al pari degli eventi su scala nazionale, il coinvolgimento e soprattutto la sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio che li circonda, in particolare quello considerato “minore”. Si amplifica e si fa riecheggiare così il messaggio dei grandi eventi nazionali: creazione di valore aggiunto per la città, attraverso un’offerta culturale ricca e variegata; sensibilizzazione di una platea la
più ampia possibile (anche grazie all’attenzione che i media riservano alle “Giornate”); creazione di reti di relazioni sul territorio; grazie al coinvolgimento di centinaia di volontari, la realizzazione di un vero e proprio programma di cittadinanza attiva.

La Delegazione di Roma
In particolare la Delegazione di Roma offre ai cittadini un’articolata gamma di eventi culturali durante tutto l’anno: si tratta di circa 100 iniziative, rivolta pubblici diversi e a vari ambiti di interesse. Il ricco programma comprende infatti cicli di conferenze su temi di storia dell’arte e dell’architettura, con relatori di altissimo prestigio e livello culturale; gite di una giornata, comprendenti visite culturali a luoghi normalmente inaccessibili o poco conosciuti, illustrati da guide abilitate; viaggi di durata dai tre giorni alla settimana, in altre regioni, alla scoperta di località note e qualche volta alla scoperta di vere e proprie rarità, ideati, accompagnati e illustrati da una volontaria esperta storica dell’arte. Vorrei evidenziare le attività specifiche di alcuni gruppi di volontari, che ritengo in particolare interessanti e recanti valori originali e quanto mai attuali.

Attività del Gruppo Giovani
In primo luogo le attività del Gruppo Giovani: ragazzi tra i 18 e i 35 anni che condividono la passione per il patrimonio di storia, arte e natura, e che organizzano eventi specifici, pensati, sia come contenuti che come forma del loro svolgimento, in una chiave destinata ad attrarre un pubblico moderno e di tendenza, con lo scopo di avvicinare i loro coetanei alla missione del FAI. Un’altra articolazione delle attività della Delegazione, questa di grande valore sociale e fortemente legata alla realtà contemporanea, è il progetto FAI Ponte tra Culture, che ha potuto contare, in questi anni, della collaborazione con il Museo delle Civiltà e Dipartimento di scienze della formazione dell’Università di RomaTre. Il patrimonio o il bene culturale, attraverso l’evento, in questo caso diventa strumento per favorire l’integrazione tra persone di diversa cultura, credo, o provenienza, che vivono nello stesso territorio. Attraverso la conoscenza del patrimonio culturale della nostra città il progetto opera, da un lato, per favorire lo sviluppo del senso di identità e appartenenza tra persone che hanno scelto l’Italia come nuova patria e, dall’altro, per valorizzare la presenza di legami che uniscono il nostro paese al resto del mondo, attraverso la voce di persone che arrivano da altri paesi e culture.
Il FAI e la Scuola

Il FAI a livello nazionale riserva un ruolo di primo piano alla Scuola, e si rivolge alle scuole e agli studenti, interlocutori privilegiati di qualunque azione a lungo termine. Il mondo della scuola quindi rappresenta un interlocutore naturale e privilegiato per il FAI, che ogni anno offre a docenti e studenti proposte didattiche in linea con le indicazioni ministeriali. Vi sono progetti pensati per le scuole di ogni ordine e grado, al fine di coinvolgere, tramite un’offerta differenziata, tutti gli studenti, dai bambini della scuola dell’infanzia ai ragazzi delle superiori, invitati insieme ai loro insegnanti a vivere il patrimonio di storia, arte e natura attraverso un’esperienza formativa e condivisa. Obiettivo: stimolare lo spirito di una cittadinanza attiva che non si limiti a considerare il patrimonio una materia da studiare, ma porti i giovani a impegnarsi in prima persona nella sua scoperta e tutela. Sono gli stessi studenti, in questo caso, a fare da ‘narratori’, accompagnando i loro compagni alla scoperta di siti storici e artistici che vengono aperti per l’occasione (in passato il Museo Nazionale Romano, nelle sue sedi di Palazzo Massimo, delle Terme di Diocleziano e di Palazzo Altemps; lo scorso anno Villa Giulia e il Museo Nazionale Etrusco). Ciò avviene in occasione delle Giornate FAI per le Scuole, anch’esse a carattere nazionale, in cui migliaia di studenti vengono formati, nell’ambito del progetto “Apprendisti Ciceroni”, per trasmettere ai loro coetanei contenuti e valori del patrimonio culturale, secondo il concetto pedagogico dell’educazione tra pari.
Il FAI e gli affetti da Alzheimer
L’attività della Delegazione di Roma non dimentica le persone più fragili. Suo fiore all’occhiello sono le visite e le attività laboratoriali destinate alle persone affette da Alzheimer e ai loro familiari, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Uniti. Gli studi condotti negli ultimi anni hanno messo in evidenza come l’arte, nelle sue varie espressioni, svolga un ruolo di stimolazione efficace in persone con demenza, perché opera su circuiti emozionali che si conservano più a lungo delle componenti cognitive, compromesse dalla malattia. Un volontario esperto della Delegazione, professionalmente qualificato, organizza e illustra le visite cui i pazienti partecipano accompagnati da un loro familiare. L’anno in corso ha visto anche l’avvio di un programma del tutto nuovo di visite culturali dedicate a persone senza dimora, nell’ambito delle attività di animazione sociale destinate ai beneficiari dei servizi della Caritas diocesana di Roma. L’obiettivo – grazie alle due iniziative fin qui realizzate, con visite a luoghi significativi – era quello di riconnettere queste persone con l’arte, la storia e la natura dei nostri territori che, nella maggior parte dei casi, sono sconosciute o inaccessibili per chi si trova a vivere ai margini della società. Affinché, anche in questo caso, l’arte e la cultura siano strumento nobile di integrazione e crescita, per stimolare riflessioni, condividere narrazioni, sensibilizzare su alcuni temi e soprattutto restituire dignità.
I Beni FAI nel Lazio

Nella nostra regione, il Lazio, sono presenti due Beni FAI. Si tratta di Villa Caviciana, un’azienda agricola di grande interesse paesistico e naturalistico nei pressi del Lago di Bolsena. E di Villa Gregoriana a Tivoli, luogo che non credo abbia bisogno di presentazione.


La vicinanza alla Capitale di questo luogo eccezionale, e l’analisi delle reciproche influenze e potenzialità, insieme alla valutazione dei modi per ottimizzare e valorizzare al meglio la compresenza a poche decine di chilometri di una città come Roma e di uno straordinario contesto storico-archeologico e naturalistico quale è Villa Gregoriana, ha portato a sviluppare una stretta collaborazione fra il Bene e la Delegazione ad esso più prossima. integrare al meglio le due realtà, offrendo al grande pubblico un’immagine unitaria del FAI e delle sue attività sul territorio. ha portato a dare vita a un programma di eventi integrato e coerente, con un calendario condiviso, che non vedesse sovrapposizioni di iniziative e facilitasse la reciproca promozione. Il calendario degli eventi a Roma e dintorni è accessibile attraverso una landing page dedicata (https://fondoambiente.it/scopri-gli-eventi-di-roma/) che offre un panorama unitario e coerente, “unico” appunto, delle azioni e degli eventi che il FAI realizza sul territorio della città di Roma.

Bibliografia
https://fondoambiente.it/il-fai/rapporto-annuale/
“Il libro del FAI”, disponibile online in diverse edizioni (1991, 2001 e 2023),
Renato Bazzoni, Tutta questa bellezza, Rizzoli, 2014
Alberto Saibene, Il Paese più bello del mondo, UTET, 2019
